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Quali sono gli elementi qualificanti della tradizione culturale della Facoltà di Scienze politiche?

 

La Facolta' di Scienze Politiche è stata istituita alla fine degli anni ’60 per trasformazione del corso di laurea omonimo della Facoltà di Giurisprudenza, grazie all’iniziativa e all’impegno del prof. Franco Leonardi e di un gruppo di giovani Docenti. La trasformazione non era solo formale, ma seguiva, piuttosto, un’evoluzione culturale e scientifica di portata assai vasta.

L’obiettivo passava dalla formazione di una conoscenza specialistica per i Dirigenti della Pubblica Amministrazione, della Diplomazia, degli Enti di Ricerca sociale, a una nuova funzione. L’evoluzione portò la Facoltà a svolgere con particolare intensità il ruolo di sede di elaborazione di un ricco sapere critico nell’ambito delle discipline sociali e, più in generale, umanistiche. Tale sviluppo, dovuto alla naturale attenzione degli studiosi che animavano la Facoltà alle intense trasformazioni degli ultimi decenni del ‘900, consentiva a numerosissimi laureati di ricoprire uffici prestigiosi nell’ambito di Amministrazioni pubbliche e di strutture private, dell’insegnamento, delle professioni. La forte componente metodologica e interdisciplinare della formazione di Facoltà consentiva e consente l’esercizio attento e qualificato di attività di grande responsabilità e lo sviluppo di competenze altrimenti non attingibili.

 


 

Cosa è cambiato con la riforma universitaria degli ultimi anni?
 

A distanza di trent’anni, la riforma didattica dipendente dal Decreto Ministeriale 509/1999 ha inciso fortemente sul modello consolidato della Facoltà di Scienze Politiche. Non più una facoltà con un solo corso di laurea, ma una Facoltà con più corsi di laurea che rilasciano titoli diversi e orientati a sviluppi professionali, significativamente differenziati.

Nessuno dei corsi di laurea e dei corsi di laurea specialistica attivati coincide con il vecchio corso di laurea in Scienze politiche degli anni ’70, aperto a molteplici sbocchi professionali. I nuovi corsi hanno marcate caratteristiche professionali, non sono succedanei gli uni degli altri e, tuttavia, la Facoltà, nella sua interezza e nell’integrazione culturale di tutte le proprie attività, mantiene forte il tradizionale spirito critico e l’intensa cura nello sviluppo degli studi metodologici e interdisciplinari.

 


 

A quali interessi culturali e professionali risponde il modello formativo della Facoltà di Scienze Politiche?
 

I Corsi di studio attivi propongono i vari aspetti delle relazioni sociali e delle relazioni istituzionali, con le specificità proprie delle scienze politologiche, sociologiche, storiche, giuridiche, economiche, delle politiche dei servizi sociali e della comunicazione. Sul piano organizzativo e didattico, la Facoltà ha poi ripreso una antica tradizione degli studi politico-sociali del ‘900: la tradizione di essere una istituzione di studio e di ricerca per il completamento di altri percorsi formativi di contenuto più “istituzionale”. Molti laureati in Giurisprudenza, in Storia e Filosofia, in Economia usavano laurearsi in Scienze politiche per avere un quadro delle relazioni sociali, economiche e politiche, una prospettiva di storia sociale e istituzionale e una riflessione ampia sui problemi internazionali.

 


 

Esiste dunque una attenzione particolare per coloro che già lavorano e che vogliono aggiornare la formazione posseduta?
 

La facoltà di Scienze Politiche ha ripreso, da qualche anno, quella tradizione con una intensa attività di rapporti convenzionali. Con l’incoraggiamento del Magnifico Rettore e con la piena approvazione degli Organi d’Ateneo sono stati stipulati accordi, ai sensi della normativa vigente, con le Amministrazioni pubbliche della sicurezza (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Polizia di Stato), con l’Amministrazione della Pubblica Istruzione (Dirigenti, Docenti e Personale T.A.), con l’Ordine dei Giornalisti, con l’Ordine degli Assistenti sociali e, presto, anche con l’Istituto Teologico S.Paolo, con gli Enti locali e con altre importanti Istituzioni pubbliche e private. Si tratta di offrire a numerose persone, laureate e/o titolari di qualifiche formative interne alle Amministrazioni di appartenenza, l’occasione di tornare a studiare, approfondendo temi specifici e conseguendo titoli di laurea specialistica, per sviluppare con consapevolezza e approfondimento scientifico le competenze e le conoscenze possedute.

 


 

Quali benefici può comportare per i giovani una simile scelta?
 

Si tratta di un esperimento che sta dando lusinghieri risultati e che presto si tradurrà in una ricchezza straordinaria di rapporti e occasioni di incontro professionale, di approfondimento per i nostri Giovani studenti e di efficace promozione dell’immagine della Facoltà e dei propri laureati. I temi delle relazioni internazionali, delle politiche sociali, della sicurezza, della pubblica amministrazione, della comunicazione istituzionale, della tutela dell’identità culturale e storica, del dialogo multiculturale vengono approfonditi nello studio, nella ricerca sociale e, anche, nel confronto diretto con professionisti di altissima qualificazione.

 


 

Con quali strumenti organizzativi la Facoltà affronta le trasformazioni in corso?
 

La facoltà, con i tre dipartimenti che ne assicurano il funzionamento sul piano della ricerca, con i Corsi di laurea e di laurea specialistica (anche nelle sedi di Acireale, Caltanissetta e Modica), con i Centri di ricerca interdipartimentale (LaPoSS; CEDOC, “F.Braudel”), con i Servizi di Biblioteca e di Informatica, con l’Ufficio Stage si sforza, altresì, di offrire ai propri Studenti percorsi formativi e di ricerca, stimolanti e ricchi di esperienze, per conseguire livelli sempre più elevati e competitivi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: negli ultimi tre anni la Facoltà ha visto crescere significativamente i risultati dal punto di vista del successo dei percorsi formativi.

 


 

Un consiglio per chi vuole scegliere uno dei corsi di laurea della Facoltà.
 

Per migliorare i risultati formativi, infine, la Facoltà chiede a tutti i Giovani che desiderano frequentare i suoi Corsi una attenta riflessione sulla scelta e sul possesso delle necessarie conoscenze di base (piena padronanza della lingua italiana, ottima conoscenza di almeno una lingua straniera, buone basi storiche e filosofiche, possesso di abilità logico-matematiche). I Docenti della Facoltà, il Personale delle Segreterie, le strutture di orientamento d’Ateneo (COF) sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.

 

Organizzazione didattica a.a. 2007/2008