Tifoso ucciso, terrorismo ulrà. Quando la violenza diventa sport.

La notizia vista dalla stampa americana.

                                                                                             Di Maria Catania

Domenica, 11 novembre 2007, nei pressi di Arezzo è avvenuta una situazione drammatica. Un agente della polizia ha ucciso con un colpo di pistola un tifoso laziale, Gabriele Sandri, 28 anni di Roma che faceva il dj. La dinamica ancora non è molto chiara. La procura di Arezzo, dapprima ha dichiarato: “si è trattato di un tragico incidente”, ma con il proseguo delle indagini ha detto: “l’accusa è di omicidio volontario”. I gravi fatti hanno provocato una reazione non giustificabile degli ultrà, una guerriglia urbana, veri e propri “ atti di terrorismo”, poiché dietro questi atti di vandalismo e aggressione potrebbe esserci una matricola politica perversa, estremisti di matrice neo-fascista e anarcoinsurrezionalisti, persone che non capiscono il senso della democrazia. Questi fatti hanno provocato incidenti in più città con diversi feriti ma anche fermi, tra cui due arrestati con l’aggravante di terrorismo. Gli eventi verificatesi creano angoscia alla nostra Nazione, per l’attenuarsi della violenza, soprattutto, nello sport.

La notizia è stata riportata anche dalla stampa americana. L’11 novembre, il “New York Time” scrive: “un tifoso della Lazio, Gabriele Sandri, è stato ucciso accidentalmente da un poliziotto durante uno scontro fra diverse tifoserie avvenuto nei pressi di Arezzo, in un autogrill, dove si era fermato, con i suoi amici,  luogo in cui scoppia  una piccola rissa con altri tifosi della Juventus” . Questo ha provocato l’intervento della polizia, però, dalla parte opposta dell’autostrada, ed è stato proprio da lì che sono stati sparati due colpi di pistola, un colpo in aria e uno a braccia tese, che ha colpito il giovane uccidendolo. Successivamente, è stato riferito che si è trattato “di un orribile errore avutosi per evitare che lo scontro tra i due gruppi di tifosi degenerasse”.

 

Anche “Miami Herald”, riporta la morte del sostenitore laziale, mentre era in viaggio verso Milano per assistere alla partita Inter-Lazio, avvenuta fortuitamente, da parte del poliziotto, che è intervenuto per evitare che una lite tra tifosi laziali e juventini si aggravasse. Il Miami Herald scrive: “gli atti di violenza sono state compiute ad opera di giovani tifosi di diverse squadre, con la faccia coperta e con oggetti metallici pericolosi, che hanno portato, alla sospensione di tutte le partite che si dovevano tenere lo stesso giorno dell’accaduto”, una vera e propria “Riot”  presso vari stadi, caserme, veicoli della polizia, cameraman, ma lo scontro maggiore si è avuto soprattutto nei pressi dello stadio Olimpico di Roma dove si è assistito ad una vergognosa guerriglia urbana.

 

Su “Usa today” si evince che la morte del tifoso, che si trovava dentro la macchina, colpito da un proiettile sparato da un poliziotto sia stato, secondo, il capo di polizia di Arezzo, Vincenzo Giacobbe: “un tragico errore”, esprimendo le proprie condoglianze alla famiglia del deceduto. Inutile l’arrivo dell’ambulanza, poiché, la morte del giovane ragazzo si è avuta qualche metro più avanti.

Il colpo di pistola è stato sparato, dopo che la polizia, ha messo in allerta i tifosi accendendo la sirena, ma nonostante ciò lo scontro continuava e questo ha portato il poliziotto a sparare, atto che non e giustificabile.

Le parole urlate con rabbia dal fratello dell’ucciso, Cristiano Sandri, dopo aver saputo dell’accaduto, e dopo essere arrivato nel luogo del delitto, sono state: "Loro sono assassini di mio fratello" . 

Il Premier italiano, Prodi, venuto a conoscenza dell’incidente, parla di eventi molto preoccupanti.

 

Le stesse notizie vengono anche ripetute su “Los Angeles Times”, ove si scrive: “il tragico errore avvenuto ad Arezzo, ha dato luogo ad una violenza incontrollata da parte di diversi tifosi, ultrà, in diverse città d’Italia” . Nello stadio dell’Atalanta, dove doveva svolgersi la partita Atalanta-Milan,  dopo 7 minuti di gioco, si è stati costretti ad interromperla a causa della ferocia scagliata dai fans che ne chiedevano la sospensione a causa dell’evento che si è avuto durante la mattinata.

Gli atti di violenza che si sono avuti domenica 11 novembre sono manifestazioni ripetute in altre occasioni. nonostante le misure di sicurezza adottate dopo i tragici incidenti avutosi a Catania, il Los Angeles Times scrive: “la scorsa stagione durante la partita Catania-Palermo, fuori dallo stadio, si è assistito ad una rivolta che ha portato alla morte di un  poliziotto, Raciti, da  parte di un ultrà” ; ma probabilmente, neanche, questo doloroso evento è servito a calmare gli animi dei vari tifosi.