TIFOSO UCCISO, TERRORISMO ULTRAS.

 

QUANDO LA VIOLENZA DIVENTA SPORT.

 

La notizia vista da La Repubblica, Avvenire, Il Messaggero

 

di Ridolfo Lucia

  

“E' un tragico errore”: se l'agente della Stradale ha sparato e ucciso un tifoso laziale ad Arezzo, è stato “un tragico errore”, ma è “avvenuto in circostanze legate alla violenza che ruota intorno al calcio e costringe tutti i fine settimana migliaia di agenti a presidiare autostrade e città per evitare il peggio”. Questo è stato il commento che il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha espresso di fronte alla tragedia di domenica scorsa consumatasi nell'autogrill di Badia al Pino, lungo l'autostrada A 1, dove il giovane Gabriele Sandri ha perso la vita, come si legge dalle pagine del quotidiano La Repubblica domenica 11 Novembre.

 

Ancora il quotidiano La Repubblica rivela che procedono gli accertamenti sulla morte del giovane tifoso e che sono previsti per l’indomani gli interrogatori dei quattro tifosi di Lazio e Roma arrestati domenica sera con l'accusa di aver preso parte alla guerriglia scatenata nei pressi dell'Olimpico e davanti a due caserme dopo la morte di Gabriele Sandri, nonché il processo a Milano per otto ultrà.

 

Nella giornata di martedì 13 Novembre lo stesso quotidiano rende noto che il Viminale ha assicurato di non aver occultato nulla e che il ministro Giuliano Amato ammette, quindi, ritardi e incertezze avvenute domenica nel fornire informazioni chiare su quanto era accaduto, ma ritiene che, “anche se tutto fosse stato detto in tempo, quanto accaduto va inserito nel contesto di un Paese dove ci sono troppe palestre di violenza e di uno sport ormai ostaggio dei teppisti”.

 

“La violenza con cui si è reagito alla morte di Gabriele Sandri - ha dichiarato il ministro- dimostra che l'occasione era cercata ed è stata trovata per rialzare le bandiere che si era stati costretti ad ammainare dopo la morte di Raciti. Ora c'era di nuovo una ragione di vendetta e l'odio per la polizia, che aveva comunque sparato contro un tifoso, poteva riesplodere”. In effetti, la procura di Roma ha inteso verificare se negli incidenti di domenica sera c'e una possibile connessione terroristico-eversiva, come si evince da Il Messaggero di martedì 13 Novembre.  

 

Il quotidiano Avvenire del 13 Novembre sottolinea che Gabriele Sandri non sembra essere un estremista di destra e che il giovane dj della Balduina non fosse noto come appartenente a gruppi di tifosi organizzati, tuttavia nelle stesse pagine del quotidiano si ammette che la maggioranza sana della tifoseria, quasi mai fa notizia poiché la sua voce è occultata dal boato della “minoranza rumorosa” degli ultras violenti, ovvero dei “nuovi terroristi”.

 

Relativamente alla prosecuzione delle indagini, Il Messaggero del 16 novembre riporta la notizia che, il reato di omicidio colposo, secondo la questura di Arezzo, è una prima conclusione giudiziaria a seguito della ricostruzione dei fatti e rende noto che il questore non esclude che l'ipotesi di reato per Luigi Spaccarotella, il poliziotto sotto accusa, possa aggravarsi in quello di omicidio preterintenzionale, infatti in base ai primi esiti delle perizie, uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo. Egli stesso ha ammesso che “è stata trovata l'ogiva del proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri, risultata essere compatibile con quelle delle pallottole utilizzate dalla polizia”.