Terrore in Pakistan

La notizia vista dalla stampa britannica

 

A cura di Eliana Zazzano

 

 

Pakistan nel caos e nel terrore. Il quotidiano “The Times”(www.thetimes.co.uk), in data 31 Ottobre, dopo aver ricordato l’attentato ai danni della Benazir Bhutto,ex Primo Ministro e leader del Partito del Popolo Pakistano dal 1984, del 18 Ottobre, offre un quadro generale della difficile situazione nella quale si trova il paese:“Il Pakistan è stato scosso da una escalation numerica di attacchi suicidi su obiettivi militari e comizi politici. Nessun’altro paese, ad eccezione dell’Iraq, ha subìto così tanti attentati come il Pakistan quest’anno. Sono state uccise più di 700 persone e sono circa 14 mila i feriti. Gli attacchi terroristici hanno avuto una forte crescita dall’incursione, fatta nel mese di Luglio, delle Forze Speciali dell’Esercito nella radicale Moschea Rossa situata ad Islamabad. In quell’episodio morirono più di 100 persone. E non solo. “Nella valle di Swat, provincia pakistana della Frontiera del Nord Ovest, in uno scontro, durato 4 giorni, tra le truppe Pakistane ed i seguaci di un filone religioso islamico Pro-Talebani, sono stati uccisi più di 60 soldati. La tensione è cresciuta dopo la decapitazione,Venerdi 26 Ottobre, di sette soldati e di altri sei uomini sospettati di essere spie del governo. Il religioso Maulan Fazlullah, conosciuto come Mullah Radio, per via dei suoi discorsi trasmessi da una illegale stazione radio in FM, e che ha un grande seguito nell’aera di Pashtun, confinante con l’Afghanistan, ha dichiarato una jihad contro il Generale del Governo Pakistano Musharraf.”.

Lunedì 3 Novembre,il presidente pakistano, in un discorso di 50 minuti alla Nazione,dichiara lo stato di emergenza, sottolineandone la necessità causata dall’ incontrollata diffusione dell’estremismo islamico e dalla forte ingerenza della magistratura che ha paralizzato l’attività del governo. “Il Presidente Musharraf”, leggiamo 5 giorni dopo sempre sul “The Times”, “Garantisce che le elezioni si terranno il 15 Febbraio e che, se la Corte Suprema dovesse dichiarare valida una sua rielezione, lui potrebbe anche privarsi della sua uniforme dell’Esercito”. Ancora il “The Times” riporta la dichiarazione fatta dal presidente George W. Bush a proposito della telefonata sostenuta con il presidente Pakistano qualche ora prima della conferma sulla data delle elezioni : “<< Il mio messaggio era che noi crediamo fortemente nelle elezioni, che si dovrebbero fare presto e che è necessario che tu metta via la tua uniforme >> ha  detto il Presidente George W. Bush aggiungendo che il Generale Musharraf è un alleato indispensabile”.

Il “The Daily Mirror”(www.mirror.co.uk)  descrive la reazione della comunità internazionale provocate dalla dichiarazione dello stato di emergenza: “USA e Gran Bretagna si sono uniti ai 27 Paesi membri dell’ Unione Europea nell’invitare Musharraf  a rilasciare tutti i detenuti politici, inclusi i membri che formano l’organo giudiziario, di allentare i controlli sui media e di cercare una riconciliazione con l’opposizione politica. Il “Commonwealth” ha convocato uno speciale incontro governativo a Londra, la prossima settimana, per discutere lo Stato di emergenza nel Pakistan”.

“Uno sforzo fatto per fermare il raduno del partito contro la legge marziale nella vicina città di Rawalpindi”.Con queste le parole il giornale “The Economist” (www.economist.com) descrive il provvedimento restrittivo preso nei confronti della Benazir Bhutto. Scrive infatti il “The economist” che “Tra l’indubbio conforto di molti dei suoi sostenitori, la leader del Partito del Popolo Pakistano (PPP) è stata messa agli arresti domiciliari, ad Islamabad, Venerdi 9 Novembre. Migliaia di suoi seguaci sono stati nel frattempo coinvolti in una retata della polizia bene organizzata, e chiaramente di successo. La spiegazione dell’ordine restrittivo viene spiegata sul quotidiano “The Guardian” (www.theguardian.co.uk):“Il ministro dell’Informazione Pakistana, Tariq Azeem Khan, dice che l’ordine è temporaneo ed è stato imposto al capo dell’opposizione per fermare l’atteso raduno politico, poiché tutti i raduni sono stati dichiarati illegali sotto lo stato di emergenza imposto dal Presidente,il Generale Pervez Musharraf, la scorsa settimana”.Ha dichiarato ancora che “La restrizione è stata applicata per la sicurezza della Benazir Bhutto poiché il governo ha avuto attendibili informazioni su un altro possibile attentato”.

Il quotidiano “The Independent” (www.independent.co.uk)  solleva un nuovo possibile duro colpo per il Pakistan: “Un problema potrebbe arrivare la prossima settimana durante l’incontro dei nove ministri stranieri dal delegato della Tanzania, che potrebbe insistere sulla decisione del summit riguardo alla seconda sospensione del Pakistan , in meno di una decade, in merito all’impegno nei confronti democrazia”.