Un treno chiamato “Corea”

    La notizia vista dai web-magazine in lingua italiana

        di Valentina Cirolli

 

Dopo più di mezzo secolo dalla fine della guerra (1950-1953), il 17 Maggio 2007 sono stati riaperti i collegamenti ferroviari tra le due Coree. A Seul, due treni hanno oltrepassato la linea di frontiera che divide la parte nord da quella sud.

I treni hanno viaggiato su due linee che attraversano la fascia smilitarizzata che divide i due stati dalla guerra delle due Coree, conclusasi nel 1953 con un armistizio che ancora oggi rimane in attesa di essere sostituito da un trattato di pace. Come riportato sul sito dell’Ansa del 17 Maggio 2007, di un possibile ristabilimento di queste comunicazioni si era già parlato durante il primo vertice intercoreano, svoltosi a Pyongyang nel Giugno 2000, e in futuro potrebbe consentire una prima visita al Sud del leader nordcoreano Kim Jongil, notoriamente riluttante a viaggiare con mezzi diversi dal treno.

Progettata in un primo momento per la scorsa estate, la riapertura dei collegamenti fu successivamente sospesa a causa della crisi missilistico-nucleare di Pyongyang.

Si legge su Tgcom del 17 Maggio che la riapertura ufficiale è avvenuta con il transito di due convogli di cinque carrozze. Il primo treno ha percorso 25 chilometri attraverso il lato occidentale della frontiera, tra le stazioni di Musan e Kaesong. Il secondo ha percorso 23 chilometri sul lato orientale, fra le stazioni di Kumgangsan e Jejin. La frontiera lungo la fascia smilitarizzata del 38° parallelo, ultima eredità della “guerra fredda”, era stata aperta per la prima volta ai collegamenti stradali solo nel 2005.

A Musan si è svolta una cerimonia presieduta dal ministro sudcoreano dell’Unificazione, Lee Jaejoun, e dal suo omologo nordcoreano Kwon Houng. Su Alice Notizie (sempre del 17/05/2007) sono state riportate le dichiarazioni del ministro sudcoreano in questa occasione: “Non è semplicemente una corsa di prova. Significa che il cuore della penisola coreana batte di nuovo”. Lee ha aggiunto: “I treni rappresentano i sogni, le speranze e il futuro delle due Coree”(dichiarazione riportata su Reteurs il 17 Maggio).

Nonostante l’entusiasmo suscitato, secondo quanto scritto su Rainews24, sembra che l’evento sia destinato a rimanere un gesto simbolico malgrado la retorica che lo ha accompagnato. Infatti, per decisione di Pyongyang, il servizio non proseguirà nei prossimi giorni.