Lo sviluppo “insostenibile”. L’allarme
clima visto dalla stampa britannica.
a cura di Tiziana Genovese
Secondo il rapporto della Commissione europea presentato dal presidente Josè Manuel Barroso,a Bruxelles mercoledì 10,l’Europa,il continente più ricco e più fertile nonché il modello per il mondo moderno,sarà devastato dal cambiamento del clima.
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mirror l’ Unione Europea si è posta gli obiettivi di ampliare le fonti rinnovabili,dare un taglio al consumo e porre un freno alla dipendenza dai fornitori stranieri di petrolio e gas.
Con l’ultima disputa per le importazioni di olio,che ha
coinvolto
Sul relativo web site
Dal quotidiano inglese The
Guardian si evince che nel rivelare la nuova strategia,il braccio esecutivo
dell’UE si è posto l’obiettivo di
ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 20% ,rispetto ai livelli del
1990,entro il 2020.
Il rapporto,contenente un analisi di Nicholas Stern incaricato da Tony Blair ,sostiene che ci sarebbero danni enormi se l’azione non venisse intrapresa. Infatti l’aumento della temperatura ucciderebbe 11,000 persone in Europa ogni anno nel giro di 10 anni. A tal proposito il leader conservatore David Cameron ha affermato che”ognuno può giocare la propria parte nel combattere il cambiamento climatico”ma ha ammesso che è costoso essere amici dell’ecosistema.
Il gruppo WWF ha precisato che il Regno Unito ed altri
governi dell’UE- compresa
Ancora più chiarezza circa i danni che il cambiamento
climatico può causare pervengono dal quotidiano The Independent dove si
afferma che gli ecosistemi che hanno sostenuto tutte le società europee dall’antica
Grecia a Roma fino alla Gran Bretagna e
Ci sono molte altre minacce dirette secondo il rapporto. Anche se poca gente morirebbe di freddo al nord ,questo sarebbe compensato dall’aumento della mortalità nel sud,ci sarebbero circa 86,000 morti in più(www.indipendent.co.uk).
Secondo
In primo luogo,l’obiettivo da raggiungere nel 2020 è abbastanza vicino che le concrete misure e i concreti progressi sono chiaramente necessari su una scala cronologica di parecchi anni,così invece è possibile misurare l’azione in rapporto ad un significativo percorso. Il secondo aspetto e che dato il percorso lavorativo segnato dall’Unione Europea,alla Commissione potrebbe essere dato il potere dell’azione come arbitro e impositore di sanzioni nei confronti degli stati che non mettono in atto gli obiettivi richiesti.
“Penso che sia un segnale importante e molto coraggioso
quello che sta proponendo
Tutto questo viene giudicato positivamente da Catherine Pearce di Amici del Pianeta internazionale. La sua dichiarazione viene riportata nel Daily Mail:” Possiamo affrontare il cambiamento del clima e soddisfare le nostre esigenze di energia investendo in pulito,verde rinnovabile ed energia efficiente,e lo possiamo fare senza ricorrere al nucleare”(www.dailymail.co.uk).
Da Reuters ,poi, ci perviene notizia che il presidente Barroso in un incontro con il presidente George W. Bush della scorsa settimana,ha affermato:”Abbiamo bisogno degli Stati Uniti con noi. Io personalmente credo che gli Stati Uniti cambieranno e saranno molto più ambiziosi in futuro a seguito del cambiamento climatico”. In uno degli articoli più sensibili,Barroso ha detto,a Bruxelles,che scindere le generazioni e distribuzioni commerciali delle potenti compagnie,è il miglior modo di affrontare quello che i regolatori dicono siano”seri problemi di competizione”in questo settore.
Germania e Francia si oppongono a questa idea,e
Il premier Tony Blair,che non perde occasione per ricordare che occorre contrastare i cambiamenti climatici,ha dichiarato che non intende rinunciare a volare lontano per andare in vacanza,così da non contribuire alle emissioni prodotte dall’industria aerea. In un intervista con Sky ,Blair ha detto:”quel che dobbiamo fare è rendere il trasporto aereo più efficiente dal punto di vista dei consumi,sviluppare nuovi carburanti che ci consentano di bruciare meno emissioni”. Pronte le critiche di Emily Armistead di Greenpeace:”Tony Blair sta incrociando le dita,e spera che qualcuno inventi aerei che non provocano cambiamenti climatici. Ma è come sperare che arrivino sigarette che non provocano il cancro. Sperare per il meglio non è una politica,è un’illusione”(www.sky.co.uk).
Secondo il quotidiano The Times questa non sarebbe l’unica critica alle affermazioni di Tony Blair,infatti un altro sostenitore di Greenpeace,ha affermato che “Il premier insiste continuamente sull’argomento sostenendo che l’unico modo per affrontare il cambiamento climatico è attraverso gli accordi internazionali. Ma il Regno Unito ha permesso che il resto dell’UE facesse passi indietro venendo meno agli obiettivi di insieme che richiamano l’attenzione sulla crisi del clima”.
Ma c’è anche chi si trova d’accordo con Blair come l’opinionista Anatole Kalesky che in un articolo pubblicato sul The Times giorno 11 gennaio dichiara:”Come il primo ministro io faccio molti viaggi,per commercio ed il piacere,e non ho la minima intenzione di alterare i miei programmi(www.thetimes.co.uk).