Lo sviluppo “insostenibile”. L’allarme clima visto dalla stampa britannica.

 

a cura di Tiziana Genovese

 

Secondo il rapporto della Commissione europea presentato dal presidente Josè Manuel Barroso,a Bruxelles mercoledì 10,l’Europa,il continente più ricco e più fertile nonché il modello per il mondo moderno,sarà devastato dal cambiamento del clima.

Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Mirror l’ Unione Europea si è posta gli obiettivi di ampliare le fonti rinnovabili,dare un taglio al consumo e porre un freno alla dipendenza dai fornitori stranieri di petrolio e gas.

Con l’ultima disputa per le importazioni di olio,che ha coinvolto la Russia, Bruxelles ha presentato un piano strategico sull’energia per 27 nazioni. L’energia è stata a cuore dell’Ue  fin dalla  Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio mezzo secolo fa,ma la politica rimane in gran parte nelle mani dei governi nazionali.

Sul relativo web site la Commissione dichiara che:”il cambiamento di clima è fra le sfide ambientali,sociali ed economiche più grandi che si pongono all’umanità. L’azione urgente è necessaria per limitare il cambiamento di clima ad un livello trattabile ed impedire danni fisici ed economici seri”. La lotta contro il riscaldamento globale è descritto dal programma annunciato dalla Commissione che richiederà l’approvazione dei governi dell’UE. Alcuni passi sono già stati compiuti dalla Germania che sta eliminando la produzione di energia nucleare nel paese,anche se il cancelliere tedesco Angela Merkel ha suggerito una riconsiderazione del programma(www.mirror.co.uk).

Dal quotidiano inglese The Guardian si evince che nel rivelare la nuova strategia,il braccio esecutivo dell’UE  si è posto l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 20% ,rispetto ai livelli del 1990,entro il 2020. La Commissione ha poi aggiunto che una diminuzione globale del 30% è necessaria per prevenire i danni del cambiamento del clima,poiché come afferma il presidente Josè Manuel Barroso”non si sta parlando del riscaldamento europeo ma del riscaldamento globale”.

Il rapporto,contenente un analisi di Nicholas Stern incaricato da Tony Blair ,sostiene che ci sarebbero danni enormi se l’azione non venisse intrapresa. Infatti l’aumento della temperatura ucciderebbe 11,000 persone in Europa ogni anno nel giro di 10 anni. A tal proposito il leader conservatore David Cameron ha affermato che”ognuno può giocare la propria parte nel combattere il cambiamento climatico”ma ha ammesso che è costoso essere amici dell’ecosistema.

Il gruppo WWF ha precisato che il Regno Unito ed altri governi dell’UE- compresa la Germania,l’attuale presidenza dell’UE,la Francia e la Svezia - già hanno offerto sostegno per la riduzione dei gas-serra(www.guardian.co.uk).

Ancora più chiarezza circa i danni che il cambiamento climatico può causare pervengono dal quotidiano The Independent  dove si afferma che gli ecosistemi che hanno sostenuto tutte le società europee dall’antica Grecia a Roma fino alla Gran Bretagna e la Francia di oggi,e che hanno aiutato la civilizzazione europea nel guadagno globale,saranno devastati dall’aumento spietato delle temperature. Gran parte dell’antichissima fertilità del continente,che ha dato al mondo la vite,l’oliva ed ora produce montagne di grano e di latticini,non sopravviverà al cambiamento del clima previsto per il secolo a venire ,e secondo gli scienziati anche la fauna verrà devastata. Il Mediterraneo diventerà troppo caldo per le vacanze, e neve e ghiaccio spariranno dalle Alpi con conseguenze economiche enormi. Oltre al turismo i paesi del Mediterraneo possono perdere anche la loro agricoltura. I rendimenti del raccolto possono ridursi a causa della siccità,o bruciati dai fuochi sempre più frequenti. È quella non sarebbe l’unica minaccia agli approvvigionamenti di generi alimentari dell’ Europa. Alcuni stock di pesci di acqua calda si muoveranno verso il mare del nord.

Ci sono molte altre minacce dirette secondo il rapporto. Anche se poca gente morirebbe di freddo al nord ,questo sarebbe compensato dall’aumento della mortalità nel sud,ci sarebbero circa 86,000 morti in più(www.indipendent.co.uk).

Secondo la BBC  la proposta della Commissione è interessante per almeno due motivi principali.

In primo luogo,l’obiettivo da raggiungere nel 2020 è abbastanza vicino che le concrete misure e i concreti progressi sono chiaramente necessari su una scala cronologica di parecchi anni,così invece è possibile misurare l’azione in rapporto ad un significativo percorso. Il secondo aspetto e che dato il percorso lavorativo segnato dall’Unione Europea,alla Commissione potrebbe essere dato il potere dell’azione come arbitro e impositore di sanzioni  nei confronti degli stati che non mettono in atto gli obiettivi richiesti.

La Commissione mira a ridurre non soltanto le emissioni di gas,ma a rompere la paralisi che ha colpito le trattative delle Nazioni Unite negl’ultimi anni.

“Penso che sia un segnale importante e molto coraggioso quello che sta proponendo la Commissione”,ha detto Yvo de Boer,segretario dell’esecutivo della convenzione per il cambiamento del clima delle NU.”Quello che vedo nelle trattative e che ognuno aspetta gl’altri per fare il primo passo. Ora la Commissione ha fatto il primo passo e indicato le disposizioni per andare avanti e spero che questo ci consentirà di occuparci dell’attuale intoppo ”,ha dichiarato al web site della BBC News (www.bbc.co.uk).

Tutto questo viene giudicato positivamente da Catherine Pearce  di Amici del Pianeta internazionale. La sua dichiarazione viene riportata nel Daily Mail:” Possiamo affrontare il cambiamento del clima e soddisfare le nostre esigenze di energia investendo in pulito,verde rinnovabile ed energia efficiente,e lo possiamo fare senza ricorrere al nucleare”(www.dailymail.co.uk).

Da Reuters ,poi, ci perviene notizia che il presidente Barroso in un incontro con il presidente George W. Bush della scorsa settimana,ha affermato:”Abbiamo bisogno degli Stati Uniti con noi. Io personalmente credo che gli Stati Uniti cambieranno e saranno molto più ambiziosi in futuro a seguito del cambiamento climatico”. In uno degli articoli più sensibili,Barroso ha detto,a Bruxelles,che scindere le generazioni e distribuzioni commerciali delle potenti compagnie,è il miglior modo di affrontare quello che i regolatori dicono siano”seri problemi di competizione”in questo settore.

Germania e Francia si oppongono a questa idea,e la Commissione ha offerto una seconda opzione dei programmi di utilità che consente l’amministrazione dei commerci di rete mantenendo la proprietà. Ma secondo una fonte dell’UE questa opzione significa un intrusione nel regolamento(www.reuters.co.uk).

Il premier Tony Blair,che non perde occasione per ricordare che occorre contrastare i cambiamenti climatici,ha dichiarato che non intende rinunciare a volare lontano per andare in vacanza,così da non contribuire alle emissioni prodotte dall’industria aerea. In un intervista con Sky ,Blair ha detto:”quel che dobbiamo fare è rendere il trasporto aereo più efficiente dal punto di vista dei consumi,sviluppare nuovi carburanti che ci consentano di bruciare meno emissioni”. Pronte le critiche di Emily Armistead di Greenpeace:”Tony Blair sta incrociando le dita,e spera che qualcuno inventi aerei che non provocano cambiamenti climatici. Ma è come sperare che arrivino sigarette che non provocano il cancro. Sperare per il meglio non è una politica,è un’illusione”(www.sky.co.uk).

Secondo il quotidiano The Times questa non sarebbe l’unica critica alle affermazioni di Tony Blair,infatti un altro sostenitore di Greenpeace,ha affermato che “Il premier insiste continuamente sull’argomento sostenendo che l’unico modo per affrontare il cambiamento climatico è attraverso gli accordi internazionali. Ma il Regno Unito ha permesso che il resto dell’UE facesse passi indietro venendo meno agli obiettivi di insieme che richiamano l’attenzione sulla crisi del clima”.

Ma c’è anche chi si trova d’accordo con Blair  come l’opinionista Anatole Kalesky  che in un articolo pubblicato sul The Times giorno 11 gennaio dichiara:”Come il primo ministro io faccio molti viaggi,per commercio ed il piacere,e non ho la minima intenzione di alterare i miei programmi(www.thetimes.co.uk).