Putin e Bush, i “carissimi nemici”

La notizia vista da La Repubblica, Il Messaggero, Avvenire

 

A cura di Genoveffa Capizzi

Lunedi 4 Giugno  Repubblica (www.repubblica.it)  ha ripreso dall'agenzia di stampa Interfax l'affermazione del ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov, il quale aveva dichiarato di essere pronto a riprendere i colloqui con la Nato su uno scudo anti-missile congiunto e "sulla costruzione di un teatro di difesa missilistico".

Le dichiarazioni del responsabile della diplomazia russo sono arrivate dopo quelle del presidente Putin, il quale in un'intervista al Corriere della  Sera, aveva detto che "i missili nucleari russi torneranno ad essere puntati contro l'Europa qualora gli Usa insisteranno a modificare l'equilibrio strategico coinvolgendo Polonia e Repubblica Ceca nella creazione di uno scudo anti-balistico", tuttavia, ha smentito che si vada incontro ad una nuova guerra fredda.

Il Ministro degli Esteri, dal canto suo, ha ribadito le dichiarazioni del presidente in un'intervista alla televisione pubblica Vesti-24, affermando che la Russia non esiterà a "sbarazzarsi" delle minacce derivanti dall'annunciato scudo missilistico statunitense se installato a ridosso dei propri confini. Il progetto Usa prevede, infatti, un'installazione radar ed una batteria anti-missile rispettivamente in Polonia e nella Repubblica Ceca. Il Ministro degli Esteri Lavrov, secondo quanto riportato dal Il Messaggero, www.ilmessaggero.it, ha lanciato un appello a favore di nuove consultazioni, come ha reso noto l'agenzia Interfax. Su Avvenire, www.Avvenire.it, del 4 Giugno, invece, è stato riportato quanto ha detto il portavoce della casa Bianca durante il volo del presidente George W. Bush da Washington a Praga: "le critiche espresse dal presidente russo Vladimir Putin sulla questione dello scudo spaziale "non aiutano a migliorare i rapporti" tra Usa e Russia".

Il 5 Giugno la Repubblica, www.repubblica.it, Il Messaggero, www.ilmessaggero.it e l'Avvenire, www.avvenire.it, hanno riportato che il presidente americano George W. Bush nel suo primo giorno di visita in Europa ha lanciato un messaggio di distensione alla Russia sul tema dello scudo spaziale, affermando che "la guerra fredda è finita", pertanto il popolo ceco non deve scegliere se allearsi con gli Usa o con la Russia, poiché "può allearsi con entrambi". Il presidente americano ha ribadito che "lo scudo spaziale è una difesa contro le minacce esterne, gli rough states (Stati canaglia) e gli estremisti che minacciano la libertà, non è certo contro la Russia". Il tema dello scudo spaziale, motivo di attrito con Mosca, è diventato ancora più dirompente dopo la recente minaccia del presidente russo Vladimir Putin di puntare i suoi missili sull'Europa. Tra gli altri temi, al centro del G8, è stato affrontato anche la questione dei rapporti tra Usa e Russia.

La tesi del presidente russo, a detta de Il Messaggero, www.ilmessaggero.it, di mercoledì 6, è che i nuovi missili americani in Polonia alterano gli equilibri militari assunti in Europa e garantiti dagli accordi stipulati da Bush senior con Gorbaciov l'indomani del crollo del comunismo, pertanto inducono il governo russo a prendere provvedimenti che ristabiliscono l'equilibrio. Il ragionamento di Putin respinge la giustificazione di Bush che quei missili non sono puntati contro la Russia ma servono a proteggere l'Europa e Stati Uniti da eventuali future aggressioni dai cosiddetti rough  states (Stati canaglia), quali, Corea del Nord, Iran. Franco Frattini, in qualità di vicepresidente della commissione si è fatto portavoce della posizione europea, dichiarando che "l'America dovrebbe essere meno assertiva e Mosca farebbe bene ad evitare le provocazioni", inoltre, ha affermato che per la sicurezza dell'Europa sarebbe opportuno operare per una posizione comune dell'Unione, tuttavia, non potrà esserci una politica estera dell'Europa se Paesi come la Polonia e la Repubblica Ceca si rendono disponibili a negoziare la loro partecipazione allo scudo americano indipendente ed automaticamente da Bruxelles.

Nel corso della conferenza stampa, tenutasi a Hradcany (Castello di Praga), Bush ha difeso la necessità del sistema antibalistico in Polonia e Repubblica Ceca, affermando che lo scudo missilistico è solamente una questione di difesa. Tuttavia, Avvenire, www.avvenire.it, del 6 Giugno, ha riportato le dichiarazioni del Cremlino, il quale ha risposto di non aver ricevuto nessuna spiegazione sul senso dello scudo e su quale sia il nemico dal quale difendersi. Bush, alla conferenza tenutasi a Praga su "Democrazia e sicurezza", ha criticato lo stato di democrazia in Russia ed in Cina, poiché la Russia con Putin si è allontanata dai principi democratici, non rispettando le promesse di un tempo relative al rafforzamento dei diritti dei cittadini, con implicazioni sullo sviluppo democratico, tuttavia, il portavoce Dmitry Pescov ha ribadito che la Russia è una Nazione democratica. Vaclav Klaus, capo di Stato ceco ed il premier Mirek Topolanek hanno risposto che la loro opinione sullo scudo antimissilistico coincide con quella americana. Alla conferenza ha partecipato anche l'ex campione di scacchi russo Garri Kasparov, leader del movimento di opposizione a Putin, L'Altra Russia, affermando che "Putin ha bisogno dell'aiuto del mondo libero per mantenere l'illusione della democrazia".

Su Avvenire, www.avvenire.it, dell’8 Giugno, è stato riportato la dichiarazione del Presidente americano George W. Bush, il quale ha affermato che con il Presidente russo, Vladimir Putin, hanno avuto un dialogo costruttivo sul sistema per la difesa missilistica e che avrebbero continuato un dialogo strategico. È  emersa, anche, la proposta di Putin per “l’utilizzo congiunto della base militare in Azerbaigian che la Russia ha in affitto dal 1991, per evitare la dislocazione di elementi missilistici russi nei pressi dei confini d’Europa”. La proposta ha colto il Presidente americano di sorpresa ed è stata definita dallo stesso interessante.