SARKOZY, LA FRANCIA HA DECISO. 

La notizia vista dai giornali spagnoli

                                                                                              di Elisa Siliato

 

 

Il candidato conservatore in corsa per la presidenza della Francia, Nicola Sarkozy,  ha vinto le elezioni con il 53,06 % dei voti. Il leader della destra ha rispettato le aspettative dei sondaggi, vincendo sulla sua rivale, Ségolène Royal, che ha ottenuto il 46,94 % dei voti. La partecipazione al voto è stata massiccia,il suo segno inequivocabile. Nicola Sarkozy, ministro dell’ interno del governo uscente, era arrivato primo fin dal primo turno e tale è sempre rimasto. La nuova destra trova subito le parole “Restituirò ai francesi l’ orgoglio della Francia,voglio riabilitare il lavoro,       l’ autorità, la morale, il rispetto, il merito. Voglio restituire l’ onore alla nazione e all’ identità nazionale”.

“I sondaggi mostrano che Sarkozy ha aumentato il suo vantaggio su Royal , soprattutto grazie al teso dibattito televisivo che entrambi i canditati hanno fatto, nel quale secondo tutti i sondaggi, lui è stato più convincente”, questo è quanto scrive il quotidiano Abc (www.abc.es), il giorno dopo la sua vittoria.

Il quotidiano spagnolo El Paìs (www.elpaìs.es) l’ 8 maggio scriveva che Madrid vede questa elezione come una speranza per accelerare il processo di approvazione del nuovo trattato EU. Per il presidente spagnolo  José Luis Rodríguez Zapatero,  che ha appoggiato la campagna elettorale di Royal, Zarkozy rappresenta adesso “una speranza per il futuro del trattato costituzionale che sarà discusso tra poche settimane”.

Sempre El Pais scrive: “Un politico capace”, rappresentante di “una destra aperta e moderna”: cosi Zapatero ha commentato la vittoria del centrodestra alle elezioni in Francia. Zapatero ha chiamato il neopresidente per congratularsi personalmente. Nel colloquio, definito "molto cordiale", il premier spagnolo e il presidente eletto hanno concordato di vedersi al più presto.

Non è dello stesso parere il quotidiano El mundo (www.elmundo.es)  il quale ha scritto il 9 maggio che l’ ascesa di Sarkozy alla presidenza andrà a rallentare il processo di costruzione europea, facendo prevalere più la Francia e meno l’Europa.

Sempre su El mundo, si scrive che la vittoria di Sarkozy implicherà una ridefinizione dell’ asse Perigi-Berlino, essendo i due leader  accomunati da molte idee. Il “cuore dell’ Europa” non è la Spagna di Zapatero, ma la Francia di Sarkozy e la Germania, vere locomotive d’ Europa, caratterizzate dalla sintonia ideologica per la difesa dei valori storici e per una maggiore liberalizzazione economica di cui l’ Europa ha bisogno. In questo quadro la Spagna non si dimostra all’ altezza della situazione.

Il quotidiano La Vanguardia ( www.lavanguardia.es) affronta la questione ponendo l’ accento sulle conseguenze della elezione di Sarkozy. Infatti alcune proteste cominciate subito dopo l’ annuncio della vittoria di Sarkozy, si sono trasformate i discussioni violente, e in alcune città della Francia sono proseguite per tre notti consecutive.

Intanto il presidente neo-eletto si è concesso un viaggio post elezioni in uno yatch nel mediterraneo, suscitando numerose proteste, soprattutto da parte del partito socialista.

Lo stesso discorso viene ripreso dal giornale Faro de Vigo (www.farodevigo.es) il quale riporta la cronaca di due giorni di violenze in molte città della Francia, da parte di migliaia di giovani delusi. “Il leader del partito socialista, François Hollande ha chiesto ai manifestanti di abbandonare queste forme di violenza e  di esprimere il rifiuto per l’ elezione di Sarkozy attraverso le elezioni legislative del 10 e 17 giugno prossimo”.

Questi avvenimenti erano già stati predetti dalla candidata Royal, infatti il giornale La Razon (www.larazon.it) il 9 maggio, riporta una sua intervista radiofonica fatta qualche girono prima in cui Ségolène diceva: “ L’ elezione del candidato dell’ UMP, sarà un rischio e provocherà violenza e brutalità in Francia”.