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Nuove sigle nella politica italiana. Cosa cambia? La notizia vista dai web-magazine di Maria Azzurra Silvestro Il 14 ottobre 2007, Walter
Veltroni viene eletto segretario del Partito Democratico, partito unico che
ingloba i DS e A sorpresa, Silvio Berlusconi,
domenica 18 novembre, parlando davanti al gazebo di Forza Italia in Piazza
San Babila a Milano, annuncia: “Oggi nasce
ufficialmente un nuovo grande partito del popolo delle libertà: il partito
del popolo italiano". Due
nuovi partiti. In che modo la loro creazione possa influire sul dibattito
politico in atto per individuare la nuova riforma elettorale rimane ancora
poco chiaro. Ancora più difficile è capire se la politica italiana si stia
avviando ad un cambiamento o se, al contrario, la classe politica stia
proponendo nuove sigle di partito, ritoccando la composizione delle alleanze
ma mantenendo immutati la forma e i contenuti del sistema partitico. Intanto, in questo clima di incertezza, da lunedì 19 novembre si susseguono notizie e commenti da parte del mondo politico. Riporta la7 il 19
novembre: “Silvio Berlusconi ha presentato la
nuova formazione politica che potrebbe chiamarsi "il partito del popolo
della libertà", ha detto, oppure il "partito della Libertà".
Il nome, ha affermato, sarà comunque scelto dai cittadini nel prossimo week
end presso gli stessi gazebo che hanno raccolto, secondo dati di Berlusconi,
8 milioni di voti "per mandare a casa Prodi".(…)Ha poi detto di
essere aperto "a una nuova legge elettorale proporzionale" in
quanto con il bipolarismo il governo non può governare per colpa dei partiti
minori. Agli alleati in fibrillazione, il Cavaliere ha rivolto un appello a
"confluire". In
particolare, riguardo alla riforma del sistema di voto, rainews24 riferisce
in modo più dettagliato le parole dell’ ex-premier: “Con questa proposizione ci apriamo al dialogo con l'altra
politica, ci apriamo ad una legge elettorale diversa. La preferenza nostra è
per un proporzionale puro con sbarramento per evitare frazionamento in tanti
piccoli partiti". Tuttavia,
rainews24 sottolinea anche le reazioni dell’
opposizione,riportando le parole del segretario del PD che ritiene l’
annuncio di Berlusconi “il riconoscimento di una sconfitta” ovvero “la tanto
annunciata spallata che non c’ è stata” ma soprattutto dedica più spazio alle
critiche provenienti dai principali alleati del Cavaliere. Lo scontro più
duro sembra quello con Gianfranco Fini che risponde “non se ne parla proprio.
È una scorciatoia personalistica e plebiscitaria” a Maurizio Belpietro che,
nel corso del programma “Panorama del giorno” in onda di mattina su canale 5,
gli aveva chiesto se Alleanza Nazionale sarebbe entrata nella nuova
formazione annunciata da Berlusconi. Fini aggiunge: “Il dialogo sulla legge elettorale può essere il Vietnam
di Prodi. La cosa che mi preme sottolineare e' che Berlusconi ha detto
testualmente che e' pronto a discutere delle proposte del centrosinistra.
Questo e' un oggettivo cambio di strategia". Rainews24 riporta anche le parole del leader dell’ UDC, Pier
Ferdinando Casini che, intervistato da Lucia Annunziata, “aveva ironizzato”
sulla mobilitazione di FI, dicendo che “serve la politica, non la
propaganda”e quelle della Lega Nord che tramite il capogruppo a Montecitorio,
Roberto Maroni, afferma: “Non ci interessa perché noi un partito ce l’
abbiamo già”. Rainews24 conclude con le parole di Alessandra Mussolini che
invoca il dialogo: “Sembra che il
centrodestra si sia ammalato di una malattia autoimmune, non combatte il nemico
che sta fuori, ma combatte se stesso. Io mi auguro però che da questa fase
difficile esca una nuova proposta politica”. Mercoledì
21 novembre vengono messe in risalto dai web-magazine le dichiarazione
rilasciate dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e la presentazione del
simbolo del Partito Democratico. Scrive
la7
: “Sono una grande P e una grande D, disegnate
ispirandosi ai colori dell'Italia, gli elementi del nuovo simbolo del Partito
democratico, presentato da Walter Veltroni allo Spazio Etoile di Roma. Rainews24
ritiene una “bocciatura” il giudizio di Prodi riguardo all’ ipotesi di
“grande coalizione” che aveva avanzato Berlusconi nei giorni precedenti dato
che Prodi, intervistato sul tema, ha risposto: “Il paese ha bisogno di
riforme”. Prosegue rainews24 : “Secondo il premier la mancata caduta del governo,
continuamente evocata da Berlusconi, ha provocato l'implosione del
centrodestra”. La giornata di giovedì 22 novembre viene scandita dal
dibattito sulle riforme (in particolare, quella elettorale). La7
mette in evidenza il tentativo di dialogo tra il leader del PD e Berlusconi:
“(…)si incontreranno venerdì 30 novembre
proprio in una sala della Camera dei deputati. Niente località segrete dunque
ma una location tutto sommato pubblica, concordata in una breve conversazione
telefonica(…) . Un primo contatto, quello avuto ieri, che svela un lato di un
dialogo diretto che secondo molti è già avviato.(…) E tuttavia le distanze
sembrano intatte. L'ex premier ha messo subito le mani avanti facendo
pretattica e ricordando che "in questa situazione, dove il discredito
del Governo è al massimo grado, occorre riformare rapidamente la legge elettorale
e tornare alle urne". Non è solo l’ opposizione che chiarisce la propria
posizione. Questa necessità è avvertita anche da Veltroni che prende atto
delle preoccupazioni del centro-sinistra sull’ apertura al centro-destra
(espresse da Rosy Bindi, che come riportava la7 il 21 novembre, aveva
affermato: “Deve trovare prima l'accordo sulla legge elettorale con tutti gli
alleati di centro sinistra, e, solo dopo, trattare con tutto il
centrodestra"). Per questo motivo il segretario del PD, come riferisce rainews24,
dichiara che “non c’è nessuna grande coalizione”, che l’ unico “obiettivo del
prossimo incontro con Berlusconi è che inizi il processo di riforme” e che
considererà “tutti i miei interlocutori
assolutamente alla stessa stregua, naturalmente con un'attenzione prevalente
per la coalizione che sostiene il governo Prodi". Ancora dunque il dibattito sulla riforma elettorale è lontano da una soluzione. Inoltre, le previsioni sono rese ancora più fosche dal fatto che i dissensi in seno alle due coalizioni non sono stati ancora del tutto superati. Alice Notizie sottolinea come la “necessità di approfondire il profilo del nuovo partito” dichiarata da Pierluigi Bersani possa essere intesa come un monito indirizzato a Veltroni anche da parte di Fassino e D’ Alema. Nel frattempo, neanche i rapporti tra Fini e Berlusconi sembra che si siano distesi. Prosegue Alice Notizie : “Comincia e finisce a Milano il prossimo giro di iniziative messe in campo da An per costruire nel dettaglio la nuova proposta al Paese dopo la fine della Cdl. Un elenco di eventi a ritmo incalzante, ha detto oggi il leader Gianfranco Fini, con cui definire la strategia e le prospettive indispensabili per garantire un futuro all'Italia e un'alternativa al Governo delle sinistre. Si comincia questo sabato, in piazza San Babila, la stessa dove solo una settimana fa Silvio Berlusconi annunciava la nascita del nuovo partito delle libertà”. Il clima di incertezza in cui si trova la politica italiana non sembra sussistere per ragionpolitica, web-magazine dichiaratamente schierato con FI. In particolare, negli articoli pubblicati il 21 novembre, emerge che l’ iniziativa del nuovo partito è stata accolta con entusiasmo da molti militanti di FI (ma non solo) che apprezzano soprattutto l’ enfasi sul “popolo” posta da Berlusconi nel suo discorso. Su un articolo di ragionpolitica si legge infatti: “Ora più che mai si sente la necessità di uno Stato a connotazione popolare, che individui come reale protagonista il popolo sovrano, il vero depositario delle scelte e dell'identità del nostro Paese”.
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