Il vertice di Annapolis. Prove di dialogo, nuove speranze in Medio Oriente.
La notizia vista dai settimanali
italiani.
di Maria Catania
La
parola Pace, racchiude in sé diversi significati, quali: serenità,
tranquillità, concordia, felicità… assenza di conflitti e lotte tra diverse
nazioni e popoli, ma purtroppo questa conciliazione tra due popoli del Medio Oriente, palestinesi e israeliani, non è mai stata
raggiunta.
Il
27 novembre ad Annapolis, Maryland, si è tenuta
Il
settimanale “Left” (www.avvenimentionline.it) , il 23 novembre 2007, scrive che il Presidente
israeliano Ehud Olmert,
dice: “Spero che la pace arrivi entro la fine del
Anche
sul settimanale “Espresso” (www.espresso.it), si scrive a proposito
dell’incontro fra i due leader del Medio Oriente, e del Vertice di Annapolis, promosso soprattutto
dagli Stati Uniti, che dovrebbe portare ad un accordo fra Palestina e Israele,
“un Trattato di pace che sarà sotto la supervisione degli Usa” . Il Ministro
degli Esteri italiano D’Alema afferma che: “ L’italia parteciperà ad Annapolis
con l’impegno che la conferenza di pace sul Medio Oriente non si risolva in un
guscio vuoto dalle conseguenze catastrofiche ma che possa dare vita alla
nascita di uno stato palestinese nella sicurezza di Israele;
passando dal processo di pace all’accordo di pace”, occorre quindi stabilire
condizioni giuste e durature.
Nel
settimanale “Panorama” (www.panorama.it) in data 28 novembre, vengono evidenziati i punti in comune elaborati da Olmert e Abu Mazen
alla Conferenza: “ esprimiamo la nostra determinazione a mettere fine allo
spargimento di sangue, alla sofferenza, e a decenni di conflitto tra i nostri
popoli, aprire una era di pace, fondata sulla libertà, la sicurezza, la
giustizia…, a diffondere una cultura di pace e non di violenza, a far fronte al
terrorismo e alla provocazione. Concordiamo di impegnarci in trattative
rigorose, facendo ogni sforzo per giungere ad un accordo
prima della fine del
Il
segretario di Stato americano Condoleezza Rice alla Conferenza afferma: “Abbiamo realizzato un passo
avanti significativo”, si è giunti ad una
dichiarazione comune che prevede: “lanciare negoziati bilaterali per concludere
un accordo di pace, affrontare tutti i problemi non ancora risolti come le
questioni dei confini dello Stato palestinese, lo status di Gerusalemme, il
problema dei profughi palestinesi”. “Il 12 dicembre si riunirà il comitato di
coordinamento israelo-palestinese che dovrà stilare
le linee guida dei negoziati”, con l’obiettivo di chiudere entro un anno. “La
dichiarazione si è conclusa con una stretta di mano
tra Olmert e Abu Mazen, con Bush al centro
sorridente”, bisogna però vedere se questo gesto “diventerà un documento
storico o andrà ad aggiungersi alle tante occasioni perdute sulla strada della
eterna ricerca di pace tra i due popoli”.