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Comunicato del Consiglio di Presidenza
del 5 novembre 2009

 

La Facoltà di Scienze Politiche esprime profondo rammarico per il grave episodio in cui risulta implicato il collega professore Rossitto; apprezza il pronto e risolutivo intervento delle Autorità accademiche e prende atto delle dimissioni presentate dallo stesso professore Rossitto; considera, altresì, l’episodio gravemente lesivo sia della dignità delle studentesse e degli studenti, sia dell’istituzione e della stessa professione docente.

Per queste ragioni la Facoltà auspica che la magistratura faccia piena luce in tempi brevi sui fatti e le responsabilità coinvolte e chiede il risarcimento dei danni in sede penale e/o civile.

Inoltre, nel ribadire che considera requisito essenziale per lo svolgimento dell’attività di insegnamento il rifiuto di qualunque comportamento o anche espressione verbale che risultino lesivi della dignità della persona e di qualunque atteggiamento che implichi un abuso del potere e delle risorse pubbliche, la Facoltà si impegna:

-     a vigilare  sulla  corretta  applicazione delle norme e dei codici deontologici che regolano l’attività di docenza;

-     ad attivare e pubblicizzare procedure atte a recepire e trasmettere agli organi accademici competenti eventuali situazioni di disagio sia degli studenti sia degli altri componenti della comunità.

La Facoltà si impegna, altresì, ad approvare e ad attivare, sulla base di un confronto trasparente, leale e democratico, un codice dei comportamenti di tutte le componenti della comunità accademica che permetta agli studenti di poter denunciare situazioni di disagio e imbarazzo, facendo valere le loro ragioni tramite gli organi di controllo e garanzia competenti (Preside, Presidenti di corso di laurea, Comitato Pari Opportunità, Comitato antimobbing), con il supporto di procedure atte a facilitare il dialogo con l’istituzione.